Diario Immaginario della Colonia Eni di Borca di Cadore, 2015/2018
Il Diario Immaginario della Colonia Eni di Borca di Cadore, è un lavoro nato durante il Workshop Riparare, prendersi cura a cura di Marta Allegri e Gianluca D’Inca Levis (agosto 2015).
Il lavoro nasce dopo aver ricavato una stanza dedicata alla scrittura in uno degli ambienti della colonia, ma sopratutto dopo aver ripristinato una vecchia macchina da scrivere, una Olivetti 98, rinvenuta in loco insieme a fogli di carta bianca sparsi nell’armadio della cancelleria e documenti che raccontano le attività svolte dai bambini eniani durante i soggiorni estivi tra la fine degli anni ’50 ed i primi anni ’90.
In questi due anni, mentre la mia attenzione si spostava su un’idea di Diario Immaginario – scritto a penna o direttamente al computer, osservando la colonia, vivendola, respirandola, ricordandola quando non ero lì presente e sopratutto immedesimandomi nelle cose che la compongono – diverse persone, tra visitatori e artisti in residenza, hanno utilizzato liberamente la macchina da scrivere dando vita anche al Diario dei Passanti, che resterà attivo fintanto sarà aperto il grande cantiere artistico di rigenerazione di ProgettoBorca, Dolomiti Contemporanee.
Il Diario Immaginario da voce a ciò che abita e ha abitato la Colonia: i corpi inanimati come la polvere, i lavandini, i cuscini, i vetri; un visitatore che osserva i vetri, il teppista che li rompe, l’artista che li ripara; il vento che interagisce con l’architettura e con gli interstizi che incontra o non incontra in essa; la vegetazione che circonda la colonia; le voci dei bambini che riemergono attraverso giochi e filastrocche ecc..ecc..
A questi scritti si aggiungono delle Interferenze fuori campo, con tematiche legate alla Colonia quali: soglia, addomesticamento, controllo.